Gli stabilimenti industriali, composti da sili e impianti adibiti allo stoccaggio e alla produzione di cereali, farine, alimenti ad uso umano e animale, sono costantemente esposti ad agenti atmosferici e chimici, come pioggia, vento, neve e calore, che possono provocare la corrosione, l’ammaloramento e il degrado delle strutture.
I danni strutturali possono ridurre la qualità dei prodotti conservati a causa di possibili contaminazioni.
Può rendersi, dunque, necessario programmare interventi di riqualificazione degli impianti industriali, che saranno eseguiti in base al grado di ammaloramento riscontrato.
Indice
- Perché il recupero di silos e strutture conviene di più rispetto alla sostituzione?
- Riqualificazione silos e strutture in acciaio
- Come viene eseguita la manutenzione dei silos e delle strutture metalliche?
- Preparazione delle superfici in acciaio mediante sabbiatura
- Riparazione di parti danneggiate
- Rivestimenti anticorrosivi
- Riqualificazione di strutture in cemento armato
Perché il recupero di silos e strutture conviene di più rispetto alla sostituzione?
Rispetto alla sostituzione con nuove strutture, la riqualificazione degli impianti industriali presenta notevoli vantaggi in termini di durabilità, di sicurezza ed economici.
Se pensiamo alla realizzazione dei silos, per esempio, questi vengono preparati, realizzati e trattati per singoli pezzi in officina, per poi essere trasportati ed assemblati in loco in un secondo momento.
Questa procedura espone le strutture a rischio di danneggiamenti durante le fasi di trasporto e montaggio, creando punti particolarmente predisposti al fenomeno della corrosione.
Il ripristino, invece, delle strutture degradate e ammalorate prevede un progetto completo in opera, che garantisce il recupero approfondito delle superfici e la corretta adesione dei successivi rivestimenti protettivi.
In questo modo è possibile ottenere strutture resistenti nel tempo con un notevole risparmio in termini di costi diretti, indiretti e a lungo termine.
Riqualificazione silos e strutture in acciaio

I materiali metallici di cui sono spesso costituiti i silos e gli impianti industriali sono particolarmente soggetti al fenomeno della corrosione, che può provocare seri danni alle strutture, mettendo a rischio la sicurezza dell’impianto e la qualità dei prodotti.
La corrosione è conseguenza dell’interazione chimica tra l’acciaio e l’ambiente con cui è costantemente in contatto, che presenta agenti corrosivi, come salsedine, acqua, sostanze chimiche, ecc.
Come viene eseguita la manutenzione dei silos e delle strutture metalliche?
La manutenzione dei silos prevede una serie di attività regolari da eseguire, come:
- ispezioni visive, per individuare segni di corrosione, danni, sbiancature, crepe,
- verifica dell’integrità di giunture e saldature,
- preparazione delle superfici mediante pulizia delle stesse per rimuovere depositi di materiali,
- eventuali riparazioni, ove necessario,
- applicazione di rivestimenti anticorrosivi protettivi.
Preparazione delle superfici in acciaio mediante sabbiatura
Nel caso di silos e strutture in acciaio, la preparazione e la pulizia delle superfici è di fondamentale importanza.
Normalmente, avviene mediante sabbiatura, con l’impiego di vari abrasivi a base di quarzo, per rimuovere rivestimenti ammalorati, vernici, ossidi, contaminanti, vecchi rivestimenti e pitture, materiali dannosi, oli, grassi e residui di impurità.
Lo scopo è creare un idoneo profilo in grado di trattenere vernici e rivestimenti anticorrosivi protettivi, che saranno successivamente applicati, per garantirne la resistenza nel tempo.
In base al tipo di superficie da sabbiare, viene impiegato il grado più idoneo in riferimento alla norma ISO 8501-1. Per esempio, per le superfici esterne, viene normalmente utilizzata una sabbiatura al grado Sa 2,5, mentre per le superfici a contatto con prodotti alimentari, può essere utilizzata una sabbiatura al grado Sa3, che è particolarmente accurata.
Riparazione di parti danneggiate
La riparazione di parti danneggiate consente di ripristinare le strutture e prevenire la diffusione della corrosione, così da impedire che i silos possano degradare ulteriormente.
Rivestimenti anticorrosivi
Esistono diversi tipi di rivestimenti anticorrosivi, che possono essere applicati sui silos.
Lo scopo è quello di creare una barriera protettiva, per proteggere le strutture dalle continue e costanti sollecitazioni e aggressioni atmosferiche e chimiche a cui sono sottoposte.
La scelta del tipo di rivestimento anticorrosivo da impiegare dipende da diversi fattori:
- esigenze specifiche di progetto,
- tempo di vita utile del silos,
- ambiente in cui l’impianto è ubicato. Per esempio, per i silos esposti all’umidità, sarà necessario predisporre un trattamento anticorrosivo resistente all’umidità, mentre se sono esposti all’azione di sostanze chimiche o corrosive, ecc., si predispone il trattamento più compatibile,
- esercizio dell’impianto.
In particolare, la selezione del corretto e idoneo rivestimento protettivo viene regolamentata dalla normativa UNI EN ISO 12944-2 per il tipo di ambiente, 12944-4 per il grado di preparazione delle superfici, e 12944-1 per la durabilità, e richiede il rispetto di rigidi protocolli.
La normativa prevede che venga effettuata, prima di tutto, un’analisi del grado di corrosività che può provocare l’ambiente in cui è ubicato l’immobile. In base a ciò, vengono selezionate le vernici più idonee da applicare e le modalità di applicazione.
I cicli di rivestimenti anticorrosivi possono essere predisposti con spessori variabili, a seconda della rugosità, delle pitture impiegate e dei costi. Possono essere:
- a doppio strato, ove è previsto uno strato di fondo (primer anticorrosivo) e uno strato di smalto di adeguato spessore,
- a tre strati, con l’impiego di solventi di varia natura e di diverse formulazioni chimiche. Può trattarsi di composti epossidici, poliuretanici e acrilici.
In casi di impianti in ubicazione in ambiente marino, ad elevati stress ambientali e produttivi, e di severe condizioni di esercizio, è possibile procedere con applicazioni di zincanti in organico, pitture epossidiche intermedie e di collegamento, e applicazioni epossidiche e poliuretaniche, che garantiscono eccellenti prestazioni anticorrosive.
Le applicazioni possono generalmente avvenire a spruzzo, a pennello, a spruzzo convenzionale.
La selezione del trattamento anticorrosivo più appropriato avviene dopo la valutazione di costi e benefici a lungo termine per garantire la massima protezione dei silos, e i prodotti impiegati devono assicurare una protezione anticorrosiva completa in tutte le condizioni atmosferiche in cui l’impianto si trovi.
Riqualificazione di strutture in cemento armato

Anche i silos e le strutture in cemento armato possono necessitare di operazioni di riqualificazione per aumentare la durabilità delle strutture.
Pulizia delle superfici
Il primo passaggio da eseguire è la pulizia delle superfici, per rimuovere parti friabili, vernici, ossidi, contaminanti, vecchi rivestimenti e pitture, oli e grassi.
Nel caso di strutture in cemento armato, la pulizia delle superfici può avvenire mediante:
- sabbiatura, ove è prevista una rasatura con malte leggere,
- idroscarifica, con l’impiego professionale di malte,
- idrodemolizione.
Riparazione parti danneggiate
È possibile che si renda necessario prevedere anche opere di ripristino, rinforzo e riparazione delle aree che presentano ammaloramenti, con tecniche idonee a seconda del tipo e del grado di danno presente.
Inoltre, nei casi di corrosione dei ferri d’armatura, si procede con la pulizia delle barre e con l’applicazione di una malta anticorrosiva.
Questo passaggio è fondamentale, perché ferri d’armatura arrugginiti aumentano di volume, provocando spaccature del copriferro, e danneggiano il cemento armato in maniera irreversibile.
Rivestimenti protettivi
Come nel caso delle strutture in acciaio, anche i silos e le strutture in cemento armato necessitano di rivestimenti protettivi.
Nel caso del cemento, di norma, si tratta di pitture acriliche, acrilsilossaniche e acriliche elastometriche.
Durante tutte le fasi di lavorazione di riqualificazione dell’impianto, si procede ad un periodico e costante controllo del grado di pulizia e della rugosità delle superfici e della corretta aderenza dei rivestimenti applicati.
È importante che questi tipi di trattamenti siano eseguiti da personale certificato, che rispetti l’intera normativa di riferimento e con l’impiego dei migliori prodotti specifici e idonei alla corretta protezione delle strutture.
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