Prevenire il degrado del cemento armato di un impianto di depurazione è importante, perché consente di:
- prolungare la vita utile delle vasche, in quanto una riqualificazione ben eseguita riduce il rischio di dover predisporre interventi futuri più invasivi e costosi,
- preservare l’integrità strutturale e migliorare la funzionalità degli impianti e le prestazioni depurative, perché una vasca in buone condizioni garantisce un migliore trattamento delle acque reflue, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica,
- ottenere un ambiente di lavoro più sicuro per gli operatori, perché si riduce il rischio di cedimenti strutturali e incidenti.
Per prevenire il degrado del cemento armato degli impianti di depurazione, è necessario attuare delle strategie di manutenzione programmata e monitoraggio continuo, così da identificare precocemente eventuali segni di degrado, intervenire tempestivamente e ridurre i danni alle strutture o eseguire interventi di manutenzione preventiva per scongiurare il degrado del cemento armato.
Manutenzione programmata
La manutenzione programmata prevede una serie di attività periodiche, quali:
- ispezioni visive periodiche delle strutture in cemento armato, per individuare segni di degrado, come fessurazioni, disgregazioni o distacchi del calcestruzzo, distacco del copriferro, macchie di ruggine e corrosione delle armature,
- indagini termografiche a ultrasuoni, per valutare lo stato di conservazione del calcestruzzo e identificare zone con vuoti e cavità,
- sclerometria per misurare la durezza superficiale del calcestruzzo e ottenere informazioni sulla sua resistenza e compattezza,
- pacchettometria per valutare la profondità delle fessurazioni nel calcestruzzo,
- monitoraggio dei parametri chimici e fisici delle acque reflue, per mantenere un ph neutro o leggermente alcalino, così da ridurre la corrosività e tenere sotto controllo i livelli di cloruri, solfati e altre sostanze aggressive presenti nell’acqua trattata,
- monitoraggio delle condizioni climatiche, come temperatura e umidità e adozione di eventuali misure necessarie per mitigare i danni derivanti dai cicli gelo-disgelo,
- monitoraggio delle armature per valutarne lo stato di conservazione ed eventuale corrosione, mediante test per determinare la concentrazione di ioni cloruro e ioni solfato,
- corretta manutenzione del calcestruzzo in particolari condizioni di umidità e temperatura,
- pulizia periodica delle superfici, con impiego di getti d’acqua ad alta pressione, per la rimozione di sedimenti, detriti, sostanze chimiche aggressive e contaminanti,
- interventi di manutenzione tempestivi per riparare danni, fessurazioni, delaminazioni, segni di corrosione e prevenire il progredire del degrado,
- corretta progettazione e selezione di miscele di calcestruzzo con bassa permeabilità, adeguata resistenza chimica e classe di esposizione ambientale in base alle caratteristiche chimiche e aggressive delle acque reflue e della presenza di cloruri, solfati o acque marine,
- corretta stagionatura del calcestruzzo per prevenire la formazione di fessurazioni,
- impiego di armature in acciaio inossidabile rivestite con resine protettive,
- riparazione tempestiva di fessurazioni e distacchi del calcestruzzo con sigillatura, resine epossidiche o malte speciali per prevenire infiltrazioni,
- realizzazione di un adeguato copriferro per proteggere le armature dalla corrosione,
- interventi di rinforzo strutturale, se necessario, per aumentare la capacità portante delle strutture in cemento armato deteriorate,
- applicazioni di rivestimenti protettivi, vernici e resine impermeabilizzanti e resistenti agli agenti chimici, su tutte le superfici, per aumentare la resistenza chimica e meccanica.
Grazie al monitoraggio continuo delle strutture in cemento armato, è possibile identificare tempestivamente eventuali anomalie, quali deformazioni del calcestruzzo e corrosione dell’armatura metallica.
In caso di degrado avanzato, possono essere necessari interventi di ripristino mirati, come:
- riparazione delle fessurazioni e dei distacchi del calcestruzzo,
- protezione delle armature corrose con rivestimenti speciali o sostituzione delle barre deteriorate,
- rinforzo strutturale con elementi in calcestruzzo armato o acciaio.
La frequenza delle ispezioni e degli interventi di manutenzione deve essere commisurata al livello di aggressività dell’ambiente e alle condizioni di esercizio dell’impianto.
Vantaggi di una strategia di monitoraggio continuo con manutenzione programmata
L’implementazione di una strategia di manutenzione programmata e monitoraggio continuo ben strutturata consente di:
- ridurre il rischio di cedimenti strutturali, in quanto l’identificazione precoce dei problemi di degrado permette di intervenire tempestivamente,
- garantire un trattamento delle acque reflue più efficiente e conforme agli standard di qualità ambientale, a tutela dell’ambiente stesso,
- ridurre i costi di gestione, perché la prevenzione del degrado e la manutenzione tempestiva delle strutture permettono di evitare o minimizzare i costi di intervento di risanamento più invasivi e costosi,
- prolungare la vita utile delle strutture, poiché si riduce la necessità di interventi di manutenzione o sostituzione nel lungo periodo,
- garantire sicurezza ed efficienza dell’impianto di depurazione, con riduzione del rischio di cedimenti e fuoriuscite di liquami fognari, che possono causare danni ambientali e sanitari.
L’adozione di queste misure preventive e l’esecuzione di interventi di ripristino adeguati, possono, dunque, garantire la sicurezza, l’efficienza e la durabilità degli impianti nel tempo, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
La scelta delle misure preventive e degli interventi di ripristino più idonei deve essere effettuata da personale qualificato, dopo un’attenta valutazione delle condizioni strutturali specifiche dell’impianto.
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